Assegno con firma contraffatta: banca responsabile solo se il falso è evidente

Cassazione Civile, sez. I, sentenza 21/06/2016 n° 12806

Il tema della responsabilità della banca per il pagamento di assegno con firma falsa è stato recentemente rimesso al vaglio della Suprema Corte, che con sentenza n. 12806 del 21 giugno 2016, ha chiosato quanto segue:

”Nel caso di falsificazione o alterazione di assegno bancario o circolare non trasferibile, trovano applicazione le disposizioni di cui all’art. 1176, comma 2 ed art. 1992 c.c., comma 2, c.c.,  in virtù delle quali il pagamento eseguito in favore di un soggetto

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Anatocismo bancario: diritto al rimborso si prescrive in 10 anni

Cassazione Civile, sez. I, sentenza 07/02/2017 n° 3190

L'anatocismo bancario si verifica quando gli interessi, maturati sul conto corrente bancario, vengono addebitati direttamente sul conto e, su di essi maturano ulteriori interessi.

Tale istituto, soggetto a continua evoluzione normativa, è argomento di numerose pronunce giurisprudenziali, ed è altresì, causa di frequente contenzioso giudiziario tra banche e correntisti.

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Commissione di massimo scoperto irrilevante per il calcolo del tasso usurario fino al 31 dicembre 2009

Cassazione Civile, sez. I, sentenza 22/06/2016 n° 12965

“La commissione di massimo scoperto, applicata fino all'entrata in vigore del D.L. n. 185 del 2008, art. 2- bis, deve ritenersi in tesi legittima, almeno fino al termine del periodo transitorio fissato al 31 dicembre 2009, posto che i decreti ministeriali che hanno rilevato il TEGM- dal 1997 al dicembre del 2009 - sulla base delle istruzioni diramate dalla Banca d'Italia, non ne hanno tenuto conto al fine di determinare il tasso soglia usurario, dato atto che ciò è avvenuto

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Contratti bancari monofirma: la parola alle Sezioni Unite

Cassazione Civile, sez. I, ordinanza 27/04/2017 n° 10447

La Corte di Cassazione ha rimesso al Primo Presidente, per l’eventuale rimessione alle Sezioni Unite, ai sensi dell’art. 374, 3°co, cpc, la questione, di particolare importanza, relativa alla valutazione dell’obbligatorietà o meno della sottoscrizione dell’intermediario finanziario sul contratto di investimento, accanto a quella dell’investitore.

E’ quanto disposto dalla Cassazione, con l’ordinanza interlocutoria n. 10447 del 27/04/2017.

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